Tutti noi crescendo intraprendiamo un graduale percorso di indipendenza e separazione dalla famiglia di origine e da figure di riferimento quali genitori e familiari più stretti. Ci sono persone che riescono in questo intento con maggiori risultati e altre che mantengono un rapporto di marcata dipendenza affettiva dai genitori, con conseguenze talvolta pesanti nella costruzione di una propria vita adulta e in piena autonomia. Ma questo percorso di separazione fisica e psicologica dalla propria famiglia d’origine non avviene in maniera improvvisa, dall’oggi al domani. Esso affonda le sue origini nelle prime fasi di sviluppo psico-fisico del bambino, fase dove ci si inizia a confrontare con esperienze di separazione psicologica dalla propria madre, la prima figura di attaccamento. Questa fase prende il nome di “separazione-individuazione”.
La separazione-individuazione è quel percorso di “nascita psicologica” tipico dei primi due anni di vita del bambino che fu individuato negli Anni ‘50 dalla psicoanalista americana Margaret Mahler. Questo complesso e articolato processo fa riferimento allo sviluppo da parte del bambino piccolo di un senso di separazione dalla figura materna. È importante tenere a mente che nelle primissime fasi di vita l’infante si percepisce come un “tutt’uno” con la mamma. Nei primi mesi il neonato vive e “si vive” in una condizione di simbiosi con lei. Questa condizione è di importanza decisiva per la sua sopravvivenza, in quanto il bambino piccolo ha bisogno di cure e attenzioni continue sia dal punto di vista fisico che da quello psichico. Successivamente l’infante, con molta gradualità, percepisce di essere un’entità distinta dalla figura materna: questo processo si dipana dai 4-5 mesi di vita fino al 36mo mese. Esso prende appunto il nome di separazione-individuazione. Ovviamente separazione e individuazione costituiscono due precisi momenti, con caratteristiche specifiche che andremo a descrivere.
La separazione consiste nella graduale uscita del bambino da una fusione simbiotica con la madre, mentre l’individuazione è quel processo in cui il bambino inizia ad accorgersi di possedere delle proprie caratteristiche personali. Cerchiamo di comprendere meglio questi due importanti processi di crescita psicologica del bambino.
Innanzitutto, questi due processi evolutivi, pur essendo fortemente correlati tra loro, non si sovrappongono e possono anche non procedere di pari passo con il percorso di crescita del bambino. Per esempio, uno sviluppo motorio prematuro dà al bambino la possibilità di allontanarsi fisicamente dalla mamma prima del previsto senza che tale fenomeno sia accompagnato dalla consapevolezza della propria differenziazione dalla madre: il bambino può ancora sentirsi un “tutt’uno” con la mamma pur confrontandosi già con esperienze concrete di allontanamento fisico da lei. Al contrario, una madre molto apprensiva ed eccessivamente protettiva può intralciare senza volerlo le innate tendenze all’individuazione del bambino bloccando temporaneamente le sue capacità di differenziare Sé dall’altro. Pertanto, nel delicato processo di separazione-individuazione entrano in gioco innumerevoli dinamiche tra madre e bambino che possono ostacolare o favorire il percorso di maturazione psichica dell’infante.
L’essere separato rappresenta una vera e propria “conquista” intrapsichica per il bambino. Il senso di separazione porta ad acquisire progressivamente rappresentazioni di Sé sempre più chiare e distinte. La separazione fisica dalla madre contribuisce in maniera significativa a sviluppare la sensazione di essere un’entità differente da quella della figura materna. Il bambino pertanto acquisisce in questa fase le prime consapevolezze, un passo di importanza vitale per lo sviluppo e il consolidamento della propria individualità.
Il processo di separazione-individuazione è fondamentale per lo sviluppo dell’Io, delle future competenze relazionali e per la strutturazione della personalità.
Nel prossimo articolo sull’argomento affronteremo le diverse sottofasi che vanno a costituire il processo di separazione-individuazione del bambino.
Dott. Davide Ivan Caricchi
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