L’infantilismo parafilico è una delle numerosissime parafilie che troviamo nello sterminato “mondo” della sessualità.
Le parafilie sono attività sessuali che si focalizzano su regioni del corpo non genitali o su oggetti che vengono erotizzati e diventano fonte di eccitazione sessuale.
Tali pratiche sessuali, inoltre, assumono una connotazione parafilica nel momento in cui invece che affiancarsi all’abituale rapporto sessuale con un/a compagno/a, soppiantano e sostituiscono completamente il rapporto sessuale stesso.
Ciò che caratterizza principalmente la parafilia è il fatto che diventi per il soggetto la pratica sessuale esclusiva e l’unica pratica fonte di piacere sessuale.
Si possono distinguere forme lievi di parafilia, caratterizzate dall’impulso alla pratica parafilica senza che questa venga messa in atto, forme moderate, quando tali pratiche vengono messe in atto in maniera occasionale, e infine forme gravi, quando la parafilia viene messa in atto in una modalità ripetuta e compulsiva.
A tal proposito, è importante fare delle doverose riflessioni e precisazioni di natura clinica e culturale: Sigmund Freud, nella sua pratica psicoanalitica atta a sondare l’inconscio, riscontrò che tracce di condotte parafiliche si potevano individuare a livello di fantasia in ogni individuo.
Un’altra importante riflessione che va fatta è quella relativa all’impatto della cultura e del cambiamento della cultura nelle pratiche sessuali, impatto che si modifica con il passare del tempo e con l’evolvere della società.
Col passare del tempo, la sessualità è diventata sempre meno un “tabù” e quindi sempre più oggetto di indagini scientifiche e cliniche. Da queste indagini, per esempio, è emerso come le coppie cosiddette “normali” possono presentare una notevole varietà di pratiche sessuali. I rapporti oro-genitali, per esempio, sono ormai da tanto tempo considerati come una pratica sessuale sana. Allo stesso modo, l’omosessualità e la penetrazione anale sono state col tempo rimosse dall’elenco delle condotte parafiliche.
Pertanto, il “peso” clinico delle condotte parafiliche va spesso di pari passo con l’evolvere della cultura.
In questo articolo ci soffermeremo sull’analisi di una specifica parafilia: l’infantilismo parafilico.
Come appena accennato, l’infantilismo parafilico è una parafilia.
Nel vasto panorama delle parafilie, vi è una ricca varietà di comportamenti. Alcuni sono ben noti, come la tendenza all’esibizionismo, al voyeurismo e al feticismo, mentre altri risultano meno diffusi o conosciuti, come ad esempio l’infantilismo parafilico.
Con parafilia si fa riferimento ad un comportamento sessuale atipico in cui il piacere o l’eccitazione sono generati da situazioni, oggetti o soggetti insoliti. Tale stimolo può derivare da un oggetto specifico, da una situazione di sofferenza o umiliazione, sia propria che del partner, o persino da esperienze di violenza.
Ma entriamo nel merito dell’infantilismo parafilico.
Con l’infantilismo parafilico, l’individuo sperimenta una forma di eccitazione legata all’indossare pannolini o altri oggetti simili a quelli utilizzati per i neonati o all’adottare comportamenti tipici dell’infanzia. Questa particolare condotta sessuale è nota anche come “sindrome dell’adulto bambino” o “adult baby (AB)”. Chi sperimenta questa parafilia non si limita semplicemente all’utilizzo del pannolino o del ciuccio ma può anche investire consistenti risorse finanziarie per adattare l’ambiente domestico a uno stile infantile, con l’acquisto di pannolini, cibo per bambini e così via. A volte, si può coinvolgere un partner che viene invitato a svolgere ruoli “materni” come l’allattamento, il cambio del pannolino, il gioco e il cullare.
È importante distinguere l’infantilismo parafilico dal feticismo del pannolino, parafilia in cui il piacere deriva principalmente dall’atto di indossare il pannolino stesso.
Gli appassionati del pannolino (chiamati in inglese diaper lovers) non mostrano interesse nel comportarsi da bambini o nel essere trattati come tali. Tuttavia, è frequente che gli adulti che manifestano la sindrome dell’adulto bambino siano anche affascinati dal pannolino.
In ambito di diagnosi differenziale, è fondamentale operare un’importante distinzione: l’infantilismo parafilico non va confuso con la pedofilia, poiché l’adulto che ne soffre non prova attrazione sessuale per i bambini. L’eccitazione deriva invece dal desiderio di essere trattato come un bambino (nel caso dell’infantilismo parafilico) o dall’esperienza di indossare il pannolino, essere cambiato, o dall’umiliazione legata a tale pratica (nel caso del feticismo per il pannolino).
Alcuni esperti in campo psichiatrico tendono a associare l’infantilismo parafilico alla cosiddetta sindrome di Peter Pan. Tae sindrome coinvolge soggetti che risultano riluttanti ad affrontare la maturità e le relative responsabilità persistendo nel comportarsi come se fossero ancora bambini. Questa considerazione, tuttavia, entra in conflitto con la constatazione che la maggior parte degli adulti con tali inclinazioni ha una vita familiare consolidata e un lavoro stabile.
Tenendo presente che risulta alquanto complesso classificare tutti i casi legati all’infantilismo parafilico, è altrettanto difficile stabilire un legame diretto tra questa condizione e la sindrome di Peter Pan. Ciò che risulta chiaro è l’assenza di una causa univoca che possa spiegare in modo definitivo tali comportamenti.
In alcune circostanze, ritornare a uno stato infantile potrebbe rappresentare l’unico modo per liberarsi dalle pressioni e dallo stress della vita quotidiana. Come se il ritornare infanti o poppanti equivalesse ad una fuga liberatoria dalla realtà difficile e talvolta frsustrante del “mondo degli adulti”.
Le cause esatte dell’infantilismo parafilico non sono ancora completamente comprese, anche se si ritiene che possano essere il risultato di una combinazione complessa di fattori psicologici, sociali e biologici.
Secondo il modello psicodinamico, le cause profonde dell’infantilismo parafilico si ricollegano spesso a esperienze traumatiche o problematiche vissute durante l’infanzia che possono aver influenzato lo sviluppo sessuale e psicologico dell’individuo. Queste esperienze possono includere situazioni di abuso, incuria o traumi emotivi, responsabili di una sorta di fissazione a stadi precoci dello sviluppo psicosessuale.
La teoria psicoanalitica suggerisce inoltre che tali comportamenti possano essere il risultato della messa in atto di meccanismi di difesa volti a fronteggiare conflitti irrisolti o vissuti di ansia profondi, offrendo una sorta di rifugio o conforto nel ritorno a fasi di sviluppo precedenti in cui l’individuo si sente più sicuro e protetto. Le dinamiche relazionali problematiche, in particolare con i genitori o le figure di attaccamento durante l’infanzia, potrebbero contribuire ulteriormente alla formazione di tale comportamento.
Le cause profonde dell’infantilismo parafilico sono spesso complesse e possono richiedere una comprensione dettagliata della storia personale e delle esperienze dell’individuo per essere adeguatamente analizzate e affrontate in un contesto terapeutico. L’obiettivo di un percorso psicologico o di un percorso psicologico online, in questo contesto, è spesso quello di esplorare queste esperienze passate e i meccanismi di difesa coinvolti, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza e una maturazione psicologica ed emotiva.
Nella maggior parte di infantilismo parafilico non si sente il bisogno di un supporto psicologico, in quanto il soggetto si riesce a gestire abbastanza agevolmente questa sua particolare inclinazione. Tuttavia il problema sorge quando tale comportamento inizia a influire negativamente su altri aspetti della vita. Ad esempio, può risultare complesso trovare un partner poiché pochi, se non nessuno, è disposto a partecipare a un gioco di ruolo genitoriale, con conseguenti vissuti di ansia, stress e depressione.
Molti adulti con queste inclinazioni non considerano tale comportamento una deviazione sessuale ma semplicemente un modo di vivere, uno stile di vita.
La ricerca di una relazione al di fuori di questo contesto può risultare complicata poiché la società non accetta facilmente di relazionarsi con un adulto che si veste e si comporta come un neonato, così come molti partner sessuali possono fare fatica a mettersi in gioco in una forma così particolare di condotta sessuale.
Dott. Davide Ivan Caricchi
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