Il poliamore è un fenomeno sempre più discusso all’interno del contesto delle relazioni umane e pone una serie di interrogativi che toccano la sfera emotiva, psicologica e sociale. Come può una persona vivere un rapporto affettivo con più partner contemporaneamente, e come si conciliano le dinamiche relazionali con i modelli tradizionali di coppia? Queste sono solo alcune delle domande che emergono quando si affronta il tema del poliamore.
Nel corso del tempo, il concetto di amore è stato spesso confinato in schemi precisi ma ciò che colpisce del poliamore è la sua capacità di sfidare i confini offrendo nuove prospettive su intimità, fiducia e comunicazione. Perché alcune persone scelgono di esplorare il poliamore, mentre altre trovano difficile anche solo concepire una simile realtà?
Questi interrogativi stimolano riflessioni profonde sulla natura stessa delle relazioni e su come esse influenzano il nostro benessere psicologico. Nel mondo complesso delle emozioni e nello specifico della gestione delle emozioni nelle relazioni sentimentali, il poliamore apre scenari che, se da un lato possono sembrare sfidanti, dall’altro suscitano una forte curiosità e il desiderio di comprendere meglio le dinamiche relazionali in cui siamo coinvolti.
Il poliamore si riferisce alla possibilità o alla pratica di avere più relazioni intime, che siano sessuali o affettive, contemporaneamente, con il consenso esplicito e consapevole di tutti i partner coinvolti, sia attuali che potenziali. Questo approccio relazionale si basa su principi di onestà e consenso reciproco rappresentando una modalità alternativa di vivere l’amore e le relazioni, rispetto ai modelli tradizionali.
Il termine “poliamore” trae le sue origini dalla combinazione di due radici linguistiche: il greco “poly”, che significa “molti”, e il latino “amor”, ovvero “amore”. Pertanto, il poliamore si riferisce letteralmente a “molti amori”, un concetto che racchiude in sé la possibilità di vivere più relazioni sentimentali contemporaneamente.
Ma cosa significa realmente essere poliamorosi? Il poliamore non si riferisce a un orientamento sessuale, come potrebbe valere per termini come eterosessualità o omosessualità. Al contrario, rappresenta un orientamento relazionale dove la chiave risiede nei legami emotivi e affettivi che si sviluppano tra i vari partner coinvolti.
Una persona poliamorosa, quindi, può avere qualsiasi orientamento sessuale – può essere eterosessuale, omosessuale, bisessuale, pansessuale o persino asessuale – poiché l’aspetto centrale non è la sfera sessuale, bensì la natura del legame affettivo. Questi legami, in una relazione poliamorosa, sono consapevolmente riconosciuti e accettati da tutti i membri della relazione.
Le relazioni poliamorose, al pari delle relazioni monogame, si fondano su un’intenzione di creare legami forti e duraturi. È importante chiarire che il poliamore non si caratterizza per infedeltà o promiscuità, bensì per una struttura relazionale basata sul consenso, l’onestà reciproca e una comunicazione aperta e continua.
Le persone che praticano il poliamore possono vivere più relazioni contemporaneamente, che siano esse romantiche, sessuali o addirittura platoniche. Al centro di ogni relazione poliamorosa vi è un’etica ben definita che si fonda sulla trasparenza, il rispetto reciproco e la consapevolezza che non vi è l’obbligo di esclusività affettiva tra i partner.
Un’altra caratteristica fondamentale del poliamore è la flessibilità nella gestione delle relazioni, purché vi sia un accordo chiaro e condiviso tra tutti i partner coinvolti. Come accade in qualsiasi tipo di relazione, anche in quelle poliamorose vi sono delle regole che vengono negoziate e rispettate da tutti i membri, e che servono a garantire il benessere emotivo e relazionale di tutti.
Nel poliamore, inoltre, emerge un concetto interessante chiamato “compersione“. Questo neologismo indica un sentimento di gioia che una persona prova nel vedere il proprio partner felice nelle relazioni amorose o sessuali con altre persone. In questo senso, la compersione è considerata l’opposto della gelosia, un’emozione comune nelle relazioni monogame.
Infine, un elemento unico del poliamore è la possibilità di vivere più volte quella che viene definita New Relationship Energy (NRE), ovvero la fase di eccitazione e novità che si sperimenta all’inizio di una nuova relazione. Gestire queste emozioni è cruciale per mantenere l’equilibrio tra i vari legami e preservare la stabilità delle relazioni preesistenti.
Essere poliamorosi, quindi, può significare condividere quotidianamente la vita con diversi partner partecipando insieme alla gestione della famiglia, degli impegni e, in alcuni casi, anche all’educazione dei figli. Alcune famiglie poliamorose offrono infatti ai bambini la possibilità di essere accuditi da più figure adulte creando una rete di supporto e cura all’interno della relazione.
Il poliamore rappresenta un orientamento relazionale in cui una persona può intrattenere più relazioni affettive o romantiche in modo consensuale e trasparente con tutti i partner coinvolti. Ciò che distingue il poliamore da altre forme di relazione non monogama è l’importanza data alla costruzione di legami emotivi profondi e duraturi, in un contesto di rispetto reciproco, comunicazione aperta e consenso informato.
Ma come funziona concretamente il poliamore all’interno delle dinamiche relazionali?
In primo luogo, il poliamore si fonda su un principio cardine: il consenso esplicito e consapevole da parte di tutti i partner. Ogni persona coinvolta è pienamente informata delle altre relazioni in cui il partner è impegnato e accetta volontariamente questa dinamica. Ciò comporta una necessaria apertura comunicativa, poiché mantenere più relazioni simultaneamente richiede una gestione consapevole delle emozioni, come la gelosia, che può emergere anche in un contesto poliamoroso.
Per affrontare tali sfide, le relazioni poliamorose promuovono una comunicazione costante e assertiva tra i partner che si pone come obiettivi quelli di prevenire incomprensioni e appianare conflitti.
Un altro aspetto centrale del funzionamento del poliamore riguarda la negoziazione dei confini relazionali. Come accade in qualsiasi relazione affettiva, anche nel poliamore vi sono regole che vengono stabilite per tutelare il benessere emotivo e la stabilità del legame. Tali regole possono variare ampiamente da una relazione all’altra, poiché ogni coppia (o gruppo di partner) negozia gli accordi più consoni al proprio contesto e ai propri bisogni emotivi.
Ad esempio, alcune persone potrebbero stabilire limiti sul numero di relazioni sessuali o romantiche da gestire contemporaneamente, mentre altre potrebbero preferire una maggiore libertà, purché vi sia trasparenza e rispetto per i confini stabiliti.
Un altro elemento distintivo del poliamore è l’impegno a coltivare relazioni affettive di qualità, non basate sulla mera soddisfazione di bisogni sessuali ma orientate alla costruzione di legami profondi e duraturi. La natura del poliamore, infatti, non si riduce alla non esclusività sessuale ma si focalizza sulla capacità di mantenere relazioni emotive multiple. Ciò implica lo sviluppo di capacità nella gestione delle dinamiche relazionali in cui il benessere di ogni singolo partner è considerato e rispettato.
Infine, come già accennato, uno degli aspetti più importanti del poliamore è la cosiddetta “compersione”, che rappresenta quel sentimento di gioia che una persona prova nel vedere il proprio partner felice nelle sue relazioni con altri. Questo atteggiamento positivo verso le relazioni degli altri partner aiuta a mitigare la gelosia e promuove un senso di connessione e felicità condivisa all’interno del gruppo relazionale.
Il poliamore funziona attraverso la sinergia di consenso, comunicazione aperta, negoziazione continua e rispetto reciproco. La chiave per il successo delle relazioni poliamorose sta nell’impegno a mantenere un equilibrio emotivo tra i diversi legami promuovendo una forma di amore che riconosce e valorizza la pluralità dei rapporti affettivi.
Le relazioni poliamorose rientrano all’interno della categoria della Non Monogamia Etica o consensuale (NME), insieme ad altre forme relazionali come le coppie aperte, la poligamia e l’anarchia relazionale.
Ciò che distingue il poliamore è la possibilità, per ogni coppia o gruppo poliamoroso, di stabilire regole specifiche in base agli accordi tra i partner. Questo comporta una vasta varietà di configurazioni possibili all’interno delle relazioni poliamorose, il che rende complesso fornire una definizione univoca di amore poliamoroso.
È fondamentale non confondere il poliamore con lo scambismo, in quanto quest’ultimo si concentra principalmente sulla componente sessuale.
Allo stesso modo, il poliamore non coincide con la poligamia, che letteralmente si riferisce a “nozze plurime”. Esiste dunque una distinzione chiara tra poliamore e poligamia, così come tra poliamore e coppie aperte. In queste ultime, l’apertura consensuale verso partner esterni è limitata alla sfera sessuale, mentre nel poliamore l’accento viene posto anche su legami emotivi e sentimentali che possono coinvolgere più persone contemporaneamente.
Per quanto riguarda il tradimento, esso può verificarsi anche nelle relazioni poliamorose, così come nelle relazioni monogamiche o in altre forme di Non Monogamia Etica. Alcuni individui scelgono il poliamore credendo che possa eliminare il rischio di tradimento ma questa aspettativa non è sempre confermata dalla realtà.
Anche nelle relazioni poliamorose, infatti, il tradimento può causare disagio e tensione, poiché comporta una violazione degli accordi e dei principi fondamentali stabiliti tra i partner. Questi principi, come il consenso, la fiducia e la trasparenza, sono percepiti come ancor più centrali nelle relazioni poliamorose rispetto a quelle monogamiche.
La gelosia, sebbene presente anche nelle relazioni poliamorose, può assumere una dimensione più gestibile grazie alla maggiore apertura alla comunicazione. Le persone coinvolte in relazioni poliamorose tendono ad affrontare il disagio legato alla gelosia in maniera più consapevole e attiva cercando di non lasciarsi andare a questa emozione.
In questo contesto, il poliamore non è sinonimo di promiscuità o di libertà sessuale senza limiti. Al contrario, il poliamore implica la ricerca di intimità, affettività e amore con più partner, tutti consapevoli e informati. In tal senso, il poliamore si propone come un orientamento relazionale in cui affetto, amore e sessualità coesistono in modo armonico tra i vari individui coinvolti.
Quando si parla di poliamore, non è tanto corretto riferirsi a cause psicologiche dirette, quanto piuttosto a una serie di motivazioni connesse alla personalità e alle esperienze di vita delle persone che scelgono di vivere questo tipo di relazione.
Il poliamore, infatti, può essere il risultato di un percorso personale che porta l’individuo a riconoscere la propria impossibilità di soddisfare pienamente le esigenze emotive e sessuali all’interno di una relazione monogama. Alcuni individui mostrano una naturale inclinazione a intrattenere più relazioni contemporaneamente cercando una connessione emotiva profonda con più di un partner.
Spesso, coloro che abbracciano il poliamore sentono una forte necessità di onestà e trasparenza riguardo ai propri bisogni e alla propria visione delle relazioni affettive, una visione che potrebbe non essere compatibile con le forme tradizionali di relazione.
Il rifiuto delle norme sociali che impongono la monogamia, unito al desiderio di esprimere in maniera più libera la propria autonomia, può spingere verso il poliamore. Questo orientamento relazionale si lega anche a valori come l’autonomia individuale e la negazione dell’esclusività sentimentale, così come alla volontà di vivere relazioni multiple senza essere afflitti da sentimenti di gelosia.
Inoltre, è possibile che una relazione monogama possa evolversi verso il poliamore per rispondere a nuovi bisogni e desideri che emergono tra i partner nel corso del tempo.
Quando ci si avvicina al concetto di poliamore o si decide di intraprendere questo tipo di relazione, è naturale che possano emergere domande importanti come “il poliamore funziona davvero?”, “è possibile amare più persone contemporaneamente?” o “come si può accettare il poliamore nella propria vita?”.
Un aspetto cruciale affinché una relazione poliamorosa possa essere funzionale è rappresentato dagli accordi relazionali. Questi accordi sono una sorta di principi guida che stabiliscono come i partner debbano comportarsi per garantire rispetto reciproco all’interno della relazione.
Nel contesto del poliamore, le regole possono riguardare diversi aspetti, come la gestione delle nuove conoscenze, la quantità e il tipo di informazioni che devono essere condivise tra i partner e il grado di coinvolgimento emotivo con altri. Questi accordi hanno lo scopo di orientare i comportamenti nei confronti degli altri partner e ridurre al minimo i fraintendimenti o le delusioni.
Tuttavia, le regole non sono rigide; anzi, devono essere flessibili e aperte alla rinegoziazione nel tempo, in modo da poter rispondere ai processi di cambiamento nelle necessità e nei desideri dei partner coinvolti. Per raggiungere tale flessibilità, è fondamentale che esista una comunicazione chiara, aperta e onesta tra tutti i membri della relazione.
In alcuni casi, i partner possono decidere di introdurre un “veto”, ovvero la possibilità di disapprovare la presenza di un determinato partner all’interno della relazione. Questo strumento rappresenta un ulteriore livello di consenso, che è il fondamento imprescindibile del poliamore. Senza consenso reciproco, la relazione rischia di perdere il suo equilibrio e di andare incontro a fratture insanabili.
Per chi non ha mai vissuto una relazione non monogama, la gestione della gelosia nel contesto del poliamore può sembrare complessa.
All’interno delle relazioni poliamorose, l’amore e la sessualità non sono vincolati da un principio di esclusività ma possono espandersi in modo fluido, senza essere limitati a un unico partner o a una direzione predeterminata. In queste relazioni, la fedeltà non è intesa come esclusività sessuale, bensì come il rispetto degli accordi stabiliti tra i partner.
Una relazione segreta che viola tali accordi viene quindi vissuta come un tradimento, poiché infrange la base di fiducia su cui si fonda una relazione poliamorosa.
Un aspetto interessante è rappresentato dal fatto che anche in una relazione poliamorosa può emergere la gelosia ma essa non è legata all’infedeltà sessuale, quanto piuttosto a sentimenti di trascuratezza o insicurezza che uno dei partner può provare.
Le studiose A. Ritchie e M. Barker hanno identificato questa forma specifica di gelosia, che deriva dal sentirsi insicuri o non compresi all’interno della relazione, con il termine “wibble“.
Esistono diverse tipologie di poliamore, identificate da studiosi che hanno osservato come le dinamiche relazionali possano variare in base agli accordi e alle preferenze dei partner coinvolti.
Una delle forme più comuni è il poliamore aperto, in cui i membri di una coppia primaria si accordano per avere ulteriori relazioni affettive e sessuali al di fuori del loro rapporto. In questa configurazione, ciascun partner ha la libertà di intrattenere altre relazioni senza dover chiedere l’approvazione dell’altro, e ogni nuovo legame si sviluppa autonomamente rispetto alla relazione principale.
Un’altra forma è il poliamore chiuso, che include due sottocategorie principali: la polifedeltà, in cui tre o più persone si impegnano in una relazione chiusa, senza includere ulteriori partner, e il matrimonio poliamoroso o di gruppo, dove più persone condividono casa, responsabilità economiche, cura dei figli e limitano le attività sessuali alla cerchia interna del gruppo.
Tra le altre varianti troviamo il poliamore gerarchico, in cui si distinguono relazioni primarie e secondarie in base all’importanza e al livello di impegno, e la “troppia”, una relazione poliamorosa fra tre persone che sono ugualmente coinvolte a livello sentimentale.
Infine, esistono i poliamorosi solisti, persone che preferiscono vivere da sole o con coinquilini diversi dai partner e tendono a investire maggiormente nelle relazioni amicali o familiari, oppure a creare una famiglia con individui che ne hanno già una. Queste molteplici configurazioni riflettono la flessibilità del poliamore nell’adattarsi ai bisogni emotivi e relazionali di ciascun individuo coinvolto.
A causa della sua struttura complessa, il poliamore può presentare diverse “sfide relazionali” che talvolta possono emergere nelle sedute di psicoterapia o nelle sedute di psicoterapia online. Tra le principali difficoltà che una relazione poliamorosa può incontrare troviamo la mancanza di una comunicazione efficace tra i partner, che è fondamentale per mantenere l’equilibrio e la chiarezza nelle dinamiche affettive.
Inoltre, sensi di colpa legati allo stile di vita poliamoroso o alle possibili ripercussioni sugli altri possono generare disagio emotivo e senso di insicurezza. Altri problemi frequenti includono sentimenti di possessività e gelosia, oltre alla paura di perdere il controllo sul partner.
Un altro elemento critico è l’assenza di un gruppo di supporto esterno che possa fornire comprensione e sostegno rendendo la gestione delle relazioni più complessa e fonte di ansia. Inoltre, la necessità di investire tempo ed energia per gestire più relazioni contemporaneamente può rappresentare una sfida significativa, così come le difficoltà nell’integrare nuovi partner nel gruppo già esistente.
La mancanza di modelli di riferimento per affrontare questo tipo di relazioni contribuisce ad amplificare tali difficoltà. Infine, le preoccupazioni di natura sociale, come l’incomprensione e il giudizio da parte di amici e familiari, possono generare ulteriore pressione su chi sceglie di vivere una relazione poliamorosa.
Sebbene nella società occidentale il modello monogamo sia quello più diffuso e accettato, i dati attuali indicano che negli Stati Uniti ci sono almeno 500.000 persone che praticano il poliamore, anche se risulta difficile ottenere stime precise su questo fenomeno. Tuttavia, il poliamore sta crescendo anche in Italia, specialmente nelle grandi città, dove è più facile sfidare i modelli culturali tradizionali.
Come per altre forme relazionali che hanno incontrato resistenze nel loro processo di integrazione sociale, anche il poliamore richiederà tempo per essere compreso pienamente. L’obiettivo è quello di superare una visione rigida delle relazioni e promuovere il diritto alla libera scelta individuale, pur mantenendo il rispetto reciproco.
Questo tipo di apertura potrà facilitare la comprensione di concetti più complessi legati alla relazione poliamorosa, come quelli di polifamiglia e polifedeltà.
Il poliamore, pur essendo una forma relazionale sempre più presente a livello globale, continua a essere accompagnato da molteplici pregiudizi e fraintendimenti, soprattutto nelle società che privilegiano la monogamia come norma dominante. Le implicazioni psicologiche del poliamore sono complesse e richiedono una gestione consapevole delle dinamiche emotive, delle aspettative relazionali e dei confini interpersonali.
Uno degli aspetti centrali per affrontare le implicazioni psicologiche del poliamore è la comunicazione aperta e trasparente. Nelle relazioni poliamorose, è fondamentale che i partner stabiliscano regole e confini chiari, adattandoli man mano che le relazioni evolvono.
Questo è essenziale per mantenere un clima di fiducia e rispetto reciproco, poiché la mancanza di accordi chiari può portare a incomprensioni, sentimenti di trascuratezza o persino rotture. Diverse ricerche evidenziano che una comunicazione efficace e la capacità di “negoziare” limiti e confini sono elementi cruciali per garantire il successo di una relazione poliamorosa.
Un altro elemento psicologico importante nel poliamore riguarda la gestione della gelosia. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la gelosia non scompare in una relazione poliamorosa ma viene affrontata in modo diverso rispetto alle relazioni monogame.
I partner poliamorosi tendono a essere più preparati a gestire la gelosia attraverso il concetto di “compersione”, cioè la capacità di provare gioia vedendo il proprio partner felice con qualcun altro. Questa pratica richiede un alto grado di consapevolezza emotiva e la capacità di lavorare sulle proprie insicurezze e paure di abbandono.
Un’ulteriore sfida psicologica nel poliamore è il tempo e l’energia necessari per mantenere più relazioni simultaneamente. Gestire relazioni multiple richiede competenze avanzate di gestione del tempo e delle risorse emotive. Quando queste abilità non sono sufficientemente sviluppate, si rischia di trascurare alcuni partner o di sentirsi sopraffatti dalle esigenze emotive delle varie relazioni.
Infine, la mancanza di modelli culturali o sociali per il poliamore rende spesso difficile per chi lo pratica trovare supporto esterno sia a livello familiare che a livello di rete sociale. Questo può aumentare il senso di isolamento e il rischio di giudizi negativi accentuando così la pressione psicologica sui partner coinvolti.
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Dott. Davide Ivan Caricchi
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