Come già illustrato in un precedente lavoro, molti animali sono utilizzati con finalità terapeutiche nel trattamento di svariati disturbi, quali per esempio timidezza, insicurezza, problematiche comportamentali, disturbi psichiatrici e disturbi d’ansia, nel campo della riabilitazione dei disturbi motori oppure ancora per contrastare malattie neurologiche e degenerazioni neuro-muscolari.
Sono tantissimi gli studi scientifici che hanno dimostrato l’efficacia della pet-therapy nell’ambito del supporto psicologico e della ri-socializzazione.
Ogni animale utilizzato nella pet-therapy presenta una sua specifica capacità di “entrare in contatto” con le emozioni dell’essere umano, grazie alla sua marcata sensibilità.
In questo lavoro prenderemo in esame il preziosissimo ruolo di supporto psicologico che può svolgere il cavallo. Ci occuperemo pertanto dell’ippoterapia.
Che cos’è quindi l’ippoterapia? L’ippoterapia è una terapia psicologica che si avvale dell’uso del cavallo per far stare meglio l’individuo dal punto di vista psicofisico.
Questo tipo di pratica è molto antica: lo stesso Ippocrate ne faceva riferimento nel 400 a.C. sostenendo che la grande adattabilità, pazienza e sensibilità del cavallo era di grande utilità e sollievo per disturbi quali ansia, agitazione e insonnia.
Per definizione, l’ippoterapia consiste in una serie di interazioni terapeutiche condotte con il
cavallo per trattare problemi specifici del paziente. La portata degli effetti terapeutici dell’ippoterapia è molto ampia e include sia aspetti riabilitativi, sia aspetti educativi, sia aspetti psicologici e psicosociali.
In una corretta pratica dell’ippoterapia elementi terapeutici, educativi e attività ricreative si intrecciano a seconda delle caratteristiche e delle esigenze del paziente. Questo richiede da parte
dell’istruttore di ippoterapia un’ampia conoscenza non solo dei disturbi dell’età evolutiva, ma anche di una varietà di disturbi psichici, fisici e neurologici. Altro aspetto fondamentale è ovviamente l’addestramento del cavallo: esso deve essere
appositamente preparato per queste attività essendo l’elemento centrale del lavoro col paziente.
Obiettivo principale dell’ippoterapia non deve essere il controllo del cavallo da parte del paziente ma il feedback attivo di quest’ultimo col cavallo in movimento, tramite la regolazione delle risposte emotive e corporee. Ogni passo che il cavallo compie induce il paziente ad
adattare attivamente i propri muscoli ed i propri movimenti per controllare la sua posizione e quella del cavallo. Le differenti percezioni del movimento, le azioni di contatto (quali per esempio allungare la mano verso il cavallo e toccarlo), le procedure di monta e tutta una serie di esercizi di interazione con l’animale consentono al paziente di raggiungere un adeguato controllo della postura ed un miglioramento nell’integrazione sensoriale e nella modulazione delle emozioni. L’ippoterapia gioca un ruolo chiave anche per quel che concerne la percezione del proprio corpo nello spazio, oltre all’integrazione del senso della vista, dell’udito e del movimento: il tutto grazie all’interazione sempre più armoniosa ed efficace tra paziente e cavallo.
Il rapporto che si viene a creare tra paziente e cavallo è sempre unico e speciale: ogni percorso di ippoterapia fa storia a sé. Di questo, psicologo e psicologo online devo essere consapevoli quando in psicoterapia acquisiscono informazioni da un paziente che sta intraprendendo percorsi di ippoterapia.
Nell’ippoterapia, l’individuo diventa tutt’uno con il cavallo. Compito del terapeuta è monitorare
costantemente la risposta del paziente all’animale e il relativo adeguamento di ritmo, direzione e movimento da parte del cavallo alle necessità del paziente.
L’ippoterapia è focalizzata sulla postura del soggetto e sulle sue reazioni al movimento. Ovviamente
ci sono anche altri elementi da tenere in considerazione durante le sessioni di ippoterapia, quali la respirazione, lo sviluppo cognitivo e lo sviluppo del linguaggio: anch’essi andranno incontro a considerevoli miglioramenti e il maggior potenziamento di un aspetto rispetto all’altro dipenderà dal tipo di percorso di ippoterapia che si intende approntare.
In generale, è stato appurato da evidenze scientifiche che l’ippoterapia aiuta in maniera considerevole a stabilire un migliore contatto con l’ambiente, a stimolare lo
sviluppo di processi psicomotori e a modulare emozioni e sensazioni.
L’ippoterapia, pertanto, non è una normale lezione di equitazione (come molti ancora pensano) bensì una forma di terapia che apporta benefici e risultati concreti soprattutto in termini di risposte emozionali più adeguate e di un miglior rapporto con il proprio corpo e con lo spazio circostante.
Dott. Davide Ivan Caricchi
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