“Lo psicologo capisce se stiamo mentendo?” è un articolo scritto dalla dott.ssa Melania Di Pietrangelo, psicologa.
Quando si parla della figura dello psicologo e del mondo della psicologia, si fa riferimento a un mondo che può attirare molti di noi.
La figura dello psicologo è sicuramente una di quelle che suscita amore e odio nello stesso momento.
Se per alcuni è una professione degna di essere chiamata tale, per altri si tratta di un qualcosa di cui si potrebbe fare a meno.
Varie opinioni ruotano intorno alla figura dello psicologo, a volte contrastanti, eppure siamo in presenza di una professione scientifica.
Una professione che rappresenta un vero aiuto e in varie circostanze della vita, ma non tutti lo sanno.
Non tutti hanno delle informazioni esatte a tal riguardo e per questo spesso prendono vita delle domande e degli interrogativi, come quello che affronteremo in questo articolo.
Lo psicologo è in grado di capire se il paziente che ha di fronte sta mentendo? Ad un certo punto lo psicologo capisce se stiamo mentendo?
Proviamo ad affrontare insieme questa domanda così tanto gettonata.
La figura dello psicologo è una di quelle intorno alla quale ruotano falsi miti e tanti pregiudizi.
Per far un esempio basti pensare a chi pensa che lo psicologo sia un amico o addirittura un mago che può, per magia, risolvere i problemi.
O ancora uno stregone in grado di leggere e comprendere quello che dice l’altro in modo immediato.
Insomma tutte cose che non hanno nulla a che vedere con la professione dello psicologo.
Cose che denotano una grande ignoranza e come sappiamo i pregiudizi, spesso, nascono proprio da questo.
Da ciò che ignoriamo e da ciò che non conosciamo.
In molti infatti non sanno minimamente chi sia davvero lo psicologo e come lavora.
In molti non sanno come avviene una seduta e cosa accade.
Ecco che si parla di un mondo a tratti sconosciuto.
Ecco che a questo punto affronteremo quello che risulta essere un interrogativo che nel senso comune sembra essere molto presente.
Un interrogativo a cui in tanti non riescono a dare una risposta: “lo psicologo è in grado di capire se stiamo mentendo”?
Per rispondere a questa domanda, bisogna prima fare riferimento a un altro aspetto: che bisogno abbiamo di mentire?
Perché spesso abbiamo questa necessità?
Alla base possono esserci diverse motivazioni.
C’è chi mente per proteggersi o per non condividere il proprio mondo interno. O per non sentire addosso il proprio mondo interno e le proprie emozioni.
A volte mentiamo, perché non ci fidiamo dell’altro e quindi in tal caso si può raccontare una versione diversa della realtà.
La stessa cosa può avvenire anche in terapia: si può mentire per tutti questi motivi.
A volte dietro il bisogno di mentire c’è la paura di esporsi e di affidarsi all’altro.
A questo punto veniamo alla domanda che ci stiamo ponendo: lo psicologo capisce se stiamo mentendo? Caspisce se il paziente mente?
Iniziamo con il dire che lo psicologo non ha certo la sfera di cristallo e quindi non può sapere cosa c’è dietro le parole dette.
In quanto psicologo però ha la capacità di analizzare quello che viene detto e come viene detto, facendo attenzione al linguaggio del corpo.
Ecco che lo psicologo è in grado di andare oltre, facendo attenzione ai comportamenti oltre che alle parole.
Inoltre bisogna comprendere che lo psicologo non sempre va alla ricerca della verità, poiché il suo ruolo sta nell’ascoltare l’altro e la sua verità.
E da questa parte per conoscerlo meglio.
In un’ottica di questo tipo risulta davvero poco importante comprendere se il paziente sta mentendo, solo per il fatto che sta mentendo.
Diviene invece importante e degno di nota un altro aspetto: come mai sta mentendo.
Che valore ha questo nella sua storia di vita.
D’altra parte c’è anche da dire che una volta che si instaura una relazione basata sulla fiducia e sull’empatia, è più facile che le bugie vengano a galla.
In questo caso la verità si farà spazio da sola, ma anche in questo caso è sempre bene che lo psicologo si chieda il perché si sia detta una bugia. Per comprendere quale bisogno soddisfa.
Anche questo può dirci tanto sul paziente e sul suo modo di funzionare, al fine di trovare insieme delle alternative valide e nuove prospettive di vedersi e di vedere il mondo.
Spesso chi arriva in seduta ha proprio questo bisogno: osservare il mondo con occhi diversi, cambiare prospettiva, riconoscere i propri bisogni e soddisfarli al meglio.
Tutto questo parte e può partire da un ascolto attivo, empatico che può aprire le porte a una relazione terapeutica che può aiutare davvero tanto il paziente a vedere anche se stesso con occhi diversi.
Una relazione terapeutica che può fungere da guida verso la riscoperta di se stessi e delle bugie che spesso ci raccontiamo per varie ragioni.
Ragioni che hanno bisogno di essere capite, comprese, portate in rilievo e analizzate.
Perché dietro a una bugia detta può esserci un mondo e lo psicologo può aiutare il paziente a conoscere questo mondo.
Sono Melania Di Pietrangelo, Psicologa, laureata in Metodologia dell’Intervento Psicologico, presso l’Università del Salento. Da sempre sono catturata dal profondo, da tutto ciò che non è visibile in superficie.
Mi occupo di promuovere il benessere e il cambiamento attraverso un intervento integrato e l’ascolto empatico, mediante l’utilizzo di strumenti che facilitino lo sviluppo delle risorse dell’altro.
I miei Ambiti d’intervento sono:
• Problematiche relative alla sfera psicologica quali ansia, attacchi di panico e stress
• Problematiche relazionali
• Gestione del lutto
• Gestione delle emozioni: capacità di riconoscere, descrivere e gestire consapevolmente le proprie e le altrui emozioni
• Crescita personale e sviluppo dell’autostima: consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità
• Assertività e abilità comunicative efficaci
• Supporto psicologico in momenti particolari della propria vita
• Supporto psicologico a donne vittime di violenza.
• Sostegno alla genitorialità. Io metto a disposizione, in questo incontro terapeutico, la mia capacità di ascolto e i miei strumenti, mentre la persona porta i suoi vissuti, per riscoprire se stessa e potenziare le sue risorse.
Dott. Davide Ivan Caricchi
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