Le nuove tecnologie sono ormai entrate prepotentemente nella vita quotidiana di tutti noi.
Con l’avvento di internet sono state superate numerosissime barriere nelle interazioni, cosa che un tempo era inimmaginabile con i mezzi di comunicazione a disposizione: oggi possiamo parlare, discutere, fare conoscenze online attraverso il web e non solo…si può cercare un posto di lavoro, cercare un professionista, fare investimenti, controllare il proprio conto bancario e mille altre cose che un tempo erano inconcepibili.
Per entrare nell’ambito di nostro interesse, la questione è la seguente: nel campo dell’aiuto psicologico e della psicoterapia, i nuovi media e i servizi online possono essere di aiuto?…quali sono i pro e i contro? Da un lato, è indubbio che le nuove tecnologie possono aumentare le distanze tra le persone, se pensiamo al contatto diretto che garantisce invece l’appuntamento dallo psicologo in studio. Dall’altro lato tuttavia, il “mondo online”, se gestito in maniera seria e professionale, può aumentare la “vicinanza” e la facilità nelle comunicazioni superando alcune barriere quali la distanza geografica, i limiti di tempo o il timore del contatto diretto che alcune persone possono avvertire.
La psicoterapia online è un intervento offerto da uno psicologo e psicoterapeuta che ricorre a mail, chat, forum, blog, comunicazioni audio e video.
Un elemento interessante e innovativo è costituito dall’uso dell’e-mail. Ovviamente, nella comunicazione scritta i segnali non verbali sono assenti, tuttavia il testo scritto offre molti spunti di riflessione all’interno di un percorso terapeutico integrato che si avvale di molteplici canali di comunicazione. Esso offre diverse possibilità per fornire una connotazione relazionale al testo: emoticon, punti esclamativi e interrogativi, asterischi, puntini di sospensione, ecc. rappresentano solo alcuni esempi di elementi utilizzati per comunicare l’emozione associata al messaggio.
Un altro strumento comunicativo che nella psicoterapia online può rivelarsi di grande aiuto è la stesura di un blog: gli studiosi Barak e Grohol (2011) sottolineano come questo strumento sia particolarmente utile dopo un’esperienza traumatica. Esso, per esempio, aiuta le persone traumatizzate a stabilire una sorta di gerarchia dei bisogni che avverte in questa delicata fase e a personalizzare il percorso terapeutico.
Le conversazioni via chat presentano come punto di forza un’immediatezza ancora maggiore rispetto alla mail che si presta invece di più a comunicazioni narrative a mo’ di diario.
Ovviamente nella chat, come negli strumenti citati in precedenza, si perdono i segnali non verbali tipici della comunicazione fatta di persona. Per compensare tale assenza di segnali, è opportuno che lo psicologo espliciti in maniera chiara aspetti emotivi ed empatici che avverte e che fanno sentire alla persona che il terapeuta è presente e partecipe della sua sofferenza.
Detto questo, chat, e-mail e blog sono soltanto degli strumenti parziali e complementari in un adeguato percorso di supporto psicologico o di psicoterapia, non possono essere utilizzati soltanto questi: serve necessariamente un contatto più diretto che analizzi anche la componente verbale e il linguaggio del corpo. È fondamentale la dimensione dell’ascolto e della comprensione: bisogna sentire dalla viva voce del paziente cosa ci racconta di sé e come ce lo racconta. Anche in questo caso però, la tecnologia può venirci in aiuto…
Nell’ambito “online”, la mancanza di segnali legati alla comunicazione non verbale in mail, chat e blog è sopperita dall’utilizzo della videoconferenza. Per adottare questo metodo ci si può avvalere di Skype, un software semplice ed economico che consente a paziente e terapeuta di vedersi e comunicare agevolmente come in un’interazione “vis a vis” in studio. Su Skype può essere mantenuta una relazione terapeutica simile a quella visiva. Il gruppo di ricerca di Reynolds (2013) ha evidenziato come terapeuti e pazienti che interagiscono online avvertano la loro alleanza terapeutica uguale o migliore rispetto a terapeuti e pazienti che svolgono la seduta in studio. Secondo Cook e Doyle ( 2002), gli elementi che caratterizzano la relazione terapeutica tradizionale sembrano essere gli stessi di una relazione terapeutica online. Attualmente, come sottolineano Barak e Grohol (2011), la psicoterapia online non mira a sostituire del tutto la psicoterapia tradizionale, tuttavia potrebbe costituire un prezioso complemento e in prospettiva può divenire uno strumento di supporto psicologico e di trattamento psicoterapeutico di fondamentale importanza.
Il lavoro di psicologo online e la psicoterapia online appartengono ad un campo decisamente nuovo e in parte ancora inesplorato ma con delle potenzialità straordinarie, in quanto ci si può avvalere di strumenti tecnologici immediati e di largo consumo che nella relazione terapeutica possono aiutare a comprendere meglio e in maniera più autentica le problematiche che la persona porta.
Dott. Davide Ivan Caricchi
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