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Scritto dal Dott. Davide Caricchi
Scritto il 6 Ago, 2021
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Quando la minaccia arriva dall’interno: l’ansia. Un’analisi “storica” del concetto d’ansia

Con questo articolo inizieremo un’articolata analisi di una delle problematiche psicologiche più diffuse in tutto il mondo insieme alla depressione: l’ansia.
Psicologo e psicologo online si confrontano costantemente con problemi d’ansia e disturbi d’ansia nel corso dei trattamenti psicologici.
L’ansia e i disturbi d’ansia sono un vero e proprio “universo” della sofferenza psichica: a seconda della tipologia e della gravità dei disturbi d’ansia, è necessario uno specifico trattamento che può richiedere un percorso psicologico oppure un trattamento farmacologico associato ad una psicoterapia.
L’ansia è presente in numerosissime condizioni e in diverse psicopatologie.
Addentriamoci nel fenomeno psicologico rappresentato dall’ansia e dai relativi disturbi d’ansia.

                                                                

Differenze tra ansia e angoscia

L’ansia non la troviamo soltanto nei classici disturbi d’ansia: essa è un affetto presente nelle condizioni di “normalità” (termine bruttissimo usato semplicemente per indicare una condizione di non particolare sofferenza psicologica), per esempio di fronte a situazioni stressanti, ad un esame, ad una visita, ad un colloquio di lavoro, ecc.: a fronte di contesti che richiedono una prestazione importante in cui bisogna dimostrare il proprio valore, una piccola quota d’ansia ha un effetto benefico che consente di mantenere alta la soglia di attenzione. Nelle condizioni di psicopatologia, invece, l’ansia è presente anche in certe forme di depressione, in alcune fasi dell’ideazione suicidaria (dove tuttavia assume connotazioni più gravi ed è definibile come angoscia), in molti disturbi di personalità, nelle psicosi, in diverse forme di schizofrenia, ecc.
Ansia e angoscia sono termini spesso assimilabili: la distinzione tra questi due termini è presente principalmente nelle lingue latine. Nelle lingue anglosassoni invece c’è un solo termine per definire entrambe le condizioni (Angst in tedesco e anxiety in inglese). In psichiatria la distinzione tra ansia e angoscia viene mantenuta: l’ansia fa riferimento ai soli aspetti psichici legati a tale emozione, mentre l’angoscia sarebbe riconducibile a manifestazioni molto più intense spesso a carattere somatico.
A seconda della tipologia di manifestazione d’ansia in seduta, psicologo e psicologo online dovranno trattare la problematica e analizzare le cause con approcci differenti.

                                                       

 

 

Storia del concetto d’ansia e dei disturbi d’ansia

Il concetto di ansia è di importanza basilare nella teoria psicoanalitica di Freud. Il cambio di prospettiva di Freud è dato dal modo di concepire l’ansia: non più intesa in termini esclusivamente somatogeni, come fatto dalle precedenti teorie di stampo psichiatrico, bensì concepita in termini prettamente psicogeni. Prima l’ansia veniva collegata soltanto ad un malfunzionamento del sistema neurovegetativo. Freud infatti fu il primo studioso a distinguere la cosiddetta nevrosi d’angoscia dalla nevrastenia da un lato e dall’altro dall’isteria. Con questa distinzione l’ansia inizia ad assumere pertanto delle caratteristiche molto più complesse e articolate rispetto alla classica correlazione tra ansia e disturbi organici.
Ma in cosa consiste la nevrosi d’angoscia secondo Freud?
Dal punto di vista sintomatico, la nevrosi d’angoscia si differenzia dalla nevrastenia: mentre nella seconda si ravvisano disturbi quali stanchezza, irritabilità, insonnia, cefalea e riduzione dell’attività sessuale, nella prima sono presenti stati di attesa ansiosa, attacchi di angoscia.
Da un punto di vista eziologico (dove per eziologia si intende lo studio delle cause delle malattie), Freud distingue la nevrosi d’angoscia dall’isteria: l’isteria è un disturbo d’ansia provocato da traumi infantili mentre la nevrosi d’angoscia è generata da conflitti attuali legati all’accumulo di tensione sessuale che non viene adeguatamente elaborata e pertanto si manifesta sottoforma di sintomi psicosomatici quali difficoltà a respirare, vertigini, palpitazioni, sudori, ecc. Entrambe le nevrosi, secondo Freud, presentavano anche degli aspetti in comune, soprattutto per quel che concerne le modalità di manifestazione della sintomatologia ansiosa.
Nel prossimo articolo sull’argomento affronteremo gli ulteriori sviluppi dello studio dell’ansia e dei disturbi d’ansia nell’ambito della teoria psicoanalitica.

                                                         

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