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Scritto dal Dott. Davide Caricchi
Scritto il 17 Gen, 2019

La meditazione: un aiuto concreto contro l’ansia e il panico

La meditazione può diventare una preziosa risorsa contro l’ansia? In questo articolo cercheremo di scoprirlo. La meditazione è una pratica mentale il cui obiettivo principale è quello di raggiungere un maggiore controllo delle proprie attività psichiche.
Tramite specifici esercizi la meditazione consente di andare oltre l’esperienza quotidiana, spesso soltanto razionale e prevalentemente centrata su se stessi, per giungere ad un accrescimento della propria coscienza e del proprio sé più profondo. Un’esperienza più profonda e ampliata del Sé consente di viversi in armonia con il tutto, dove l’Io (ossia la parte più razionale e cosciente di noi) non rappresenta più l’elemento principale per la conoscenza del mondo, ma diventa parte di una totalità che è rappresentata da tutte le sensazioni e i vissuti emotivi che caratterizzano il Sé. Del resto, non siamo fatti solo di pensiero.

                                                                      

 

Meditazione: che cos’è e come può agire contro l’ansia

Ci sono svariate tipologie di meditazione, dalle più cognitive a quelle più trascendentali. Ogni tipo di meditazione presenta metodi e obiettivi differenti riconducibili alla metodologia o alla tradizione filosofica/spirituale di riferimento. Tuttavia, la quasi totalità delle tecniche si fonda su elementi chiave quali la regolazione del respiro, l’attenzione e la concentrazione, la deprivazione sensoriale, l’utilizzo di specifiche posture corporee atte a favorire la concentrazione, il concentrarsi su oggetti emblematici che simboleggiano un preciso stadio che si intende raggiungere. La meditazione è inoltre caratterizzata da ripetizioni continuative di formule che servono ad astrarsi dal mondo delle categorie e delle classificazioni, fenomeno tipico della cultura occidentale: il mondo delle categorie ci aiuta a muoverci in maniera efficace nell’ambito lavorativo, nelle comunicazioni e nell’acquisizione di informazioni ma ci impedisce di vivere alcune esperienze “di pancia”, ossia quelle esperienze che ci consentono di mettere in gioco non soltanto la nostra mente ma tutto il nostro corpo, tutte le nostre sensazioni… tale esperienza ci permette di vivere il mondo e gli altri in maniera totale e rigenerante, in un continuo percorso di ampliamento del nostro Sé e dell’esperienza dell’altro
Ma le tecniche di meditazione possono avere degli effetti benefici su disturbi opprimenti ed essere una pratica efficace contro l’ansia e gli attacchi di panico? Da tutta una serie di studi ed evidenze, sembrerebbe di sì.

                                         

Meditazione e ansia

È stato riscontrato, per esempio, che la meditazione sia in grado di generare variazioni a livello elettrofisiologico, così come modificazioni nelle risposte galvaniche della pelle, sensibili cambiamenti a livello biochimico, una graduale riduzione del consumo di ossigeno e un marcato rallentamento della respirazione. Tutti elementi che non possono far altro che incidere positivamente sui livelli d’ansia di una persona. Pertanto la meditazione può essere considerata un valido rimedio contro l’ansia, ovviamente se affiancato ad altri interventi.
Un programma di meditazione di gruppo per esempio può efficacemente ridurre i sintomi di ansia e panico e può aiutare a mantenere un buon livello di controllo dell’ansia in disturbi specifici quali il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo di panico e il disturbo di panico con agorafobia.
Per esempio, diversi studi (Girodo, M. 1974) hanno evidenziato che la meditazione trascendentale, pratica mentale in cui il soggetto si deve concentrare su un mantra, una parola o una frase da ripetere continuamente e in silenzio per raggiungere uno stato meditativo ottimale, può essere molto efficace nel fronteggiare l’ansia. Allo stesso modo di tecniche di rilassamento e tecniche comportamentali.
Un altro studio effettuato su pazienti psicotici (Kutz et al. 1985) ha rilevato che la mindfulness (un’altra tecnica di meditazione), se associata a percorsi di psicoterapia, produce dei forti miglioramenti in sintomi psicologici quali ansia e angoscia.
Ovviamente l’efficacia va ricondotta anche ad un altro elemento chiave, quello della soggettività. Ogni persona si troverà più a suo agio con specifiche pratiche che favoriscono il rilassamento e contrastano in maniera soddisfacente ansia e panico. La meditazione è una di quelle pratiche che trova maggior riscontro nelle persone.
Nei prossimi articoli andremo ad approfondire due importanti tipologie di meditazione: la meditazione trascendentale e la mindfulness.

                                         

 

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