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Scritto dal Dott. Davide Caricchi
Scritto il 31 Mar, 2022

Un meccanismo difensivo che tutti noi usiamo: il dinego

In questo articolo approfondiremo un meccanismo di difesa che tutti noi utilizziamo in maniera più o meno significativa e che ci aiuta a muoverci nel mondo e a rispondere efficacemente alle varie sollecitazioni provenienti dall’ambiente esterno: il diniego. I meccanismi difensivi del diniego emergono molto spesso nel rapporto tra paziente e psicologo o psicologo online. È di fondamentale importanza per lo psicologo online cogliere le cause profonde che portano il paziente a denegare aspetti della propria vita passata che vengono avvertiti come troppo dolosi da accettare e mentalizzare.
Concentriamoci preliminarmente sull’accezione generale del fenomeno del diniego e sulla sua funzione principale.

                                              

Il dinego nella vita quotidiana

È importante tenere in considerazione il fatto che non soltanto in psicoterapia si assiste ai fenomeni di diniego. Non solo lo psicologo fa i conti con questo fenomeno. Tutti noi ci confrontiamo con questo meccanismo difensivo, e lo facciamo quotidianamente.
Spesso dal mondo e dall’ambiente circostante ci arrivano informazioni e contenuti troppo sgradevoli, minacciosi o pesanti per essere assimilati e accettati completamente. Cosa fa allora il nostro apparato psichico? Rimuove, nega o re-interpreta tali informazioni per garantire sul lungo periodo la nostra “sopravvivenza psichica”. In alternativa, esso può analizzare e “archiviare” tali informazioni negative ma il loro significato emotivo viene depotenziato o addirittura annullato, così da renderle delle informazioni relativamente innocue.
Un esempio legato alla quotidianità può venirci in aiuto per comprendere meglio quanto utilizziamo massicciamente questo meccanismo di difesa: molto spesso dalla TV o da internet arrivano notizie o immagini di immani sofferenze (guerre, malattie, stragi, fame nel mondo, ecc.). Di fronte a tali immagini molto spesso operiamo un diniego, cioè ce le facciamo “scorrere addosso” per non farci travolgere emotivamente da tutto ciò. In alternativa, operiamo un depotenziamento della portata emotiva della notizia sgradevole così da proseguire serenamente la nostra giornata. Talvolta decidiamo in maniera abbastanza consapevole di mettere da parte queste informazioni ma sovente non siamo così consapevoli di quanto neghiamo ciò che succede intorno a noi.

                                             

Caratteristiche del diniego

Altre volte ancora assimiliamo in maniera completa le informazioni che ci arrivano ma di fronte ad esse ci sentiamo inconcludenti, passivi e impotenti: anche questa è una forma di diniego.
Ma che cos’è di per sé il diniego? Il diniego può essere considerato un affermare agli altri o a se stessi che qualcosa non è successo oppure che non è vero o non esiste.
Nell’ambito della psicologia dinamica, il diniego viene definito come un meccanismo di difesa inconscio atto a fronteggiare in maniera accettabile vissuti quali colpa, ansia, rabbia, paura: vissuti legati ad aspetti inaccettabili della nostra vita o della realtà esterna. Per natura la mente allontana contenuti psichici, eventi intollerabili o non pensabili: e lo fa per proteggerci. In tali contesti l’inconscio alza delle vere e proprie barriere che non consentono al pensiero di giungere alla conoscenza consapevole. In questo modo, ricordi, pensieri, emozioni, desideri e sentimenti inaccettabili finiscono nei “meandri” della mente diventando pressocché inaccessibili.
Nei contesti “sani” il diniego è una difesa psichica di vitale importanza che ci consente di avvertire la vita come meno sgradevole sotto molteplici punti di vista o di non farci travolgere dal pessimismo e dalle avversità della vita.
In contesti più problematici il dinego crea invece problemi personali e relazionali che possono portare a conseguenze anche gravi sulla qualità della vita: per esempio, negare le condotte violente del proprio partner rappresenta uno strenuo tentativo messo in atto dal meccanismo del diniego per non riconoscere l’inadeguatezza della persona che si ha al proprio fianco.
Le manifestazioni più gravi del meccanismo del diniego portano a problematiche di maniacalità, disturbo che affronteremo in un altro articolo sull’argomento.Per ulteriori informazioni sull’argomento, potete contattare il dottor Davide Caricchi, psicologo online e psicologo a Torino.
Per fissare invece un appuntamento per un colloquio psicologico in studio a Torino, è possibile contattarlo compilando il form di psicologo-online24.it.

                                                     

 

 

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