Che cos’è la depressione?

Lo Psicologo online ti aiuta a superare la depressione

Spesso nel termine “depressione” va a confluire impropriamente tutta una serie di problemi e disagi (e disturbi mentali veri e propri) che possono avere come elemento centrale la depressione ma non necessariamente. La depressione racchiude in sé molte ambiguità in quanto essa è qualcosa che appartiene a ciascuno di noi: tutti noi nella vita ci confrontiamo inesorabilmente con aspetti depressivi nel corso della vita, chi più e chi meno. chi in maniera più consapevole e chi in maniera inconsapevole (negandola). Così come l’ansia, anche la depressione ha una molteplicità di forme e sfaccettature che ci danno proprio un’idea “plastica” della complessità e unicità del genere umano. È dunque importante fare una differenziazione nel complesso “arcipelago” della depressione. La depressione è intesa spesso come “stato d’animo” ma questo stato può avere anche un significato di guida nella nostra esistenza.

La depressione è considerata un disturbo psicologico poiché va a influire sull’umore alterando in modo significativo il comportamento della persona nei rapporti con la famiglia, sul posto di lavoro e in tutto ciò che comprende la sfera sociale. La depressione è un stato d’animo derivante da eventi negativi, situazioni di stress, traumi, importanti cambiamenti di vita, ecc. Se questi eventi non vengono notati e affrontati in tempo, possiamo perdere fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità.

I Tipi di Depressione

La tristezza depressiva è legata spesso a situazioni di PERDITA: questa è una tristezza sana e genuina che serve per elaborare la fine di una fase importante della propria vita. Per esempio il distacco da una persona cara, la fine di una relazionema anche situazioni molto meno traumatiche o addirittura positive, quali un semplice trasloco, un cambio di lavoro, una promozione, ecc. ecc.

Ma c’è poi un altro tipo di depressione più problematica: la Depressione “MALINCONICA“.

Essa non serve più a dare un senso o ad elaborare la perdita di qualcosa nella vita, bensì diventa una DISTORSIONE DEL SENSO DELLA VITA. Questo tipo di depressione si presenta con carattere episodico con conseguenze serie anche nella vita quotidiana, quali perdita di piacere per le cose che un tempo interessavano, inappetenza, sonno disturbato, affaticamento, difficoltà a concentrarsi o mantenere l’attenzione, problemi nel mantenere il “filo del discorso”.

In diversi casi queste fasi di umore particolarmente depresso si alternano a periodi di incredibile innalzamento dell’umore, in reazione a queste fasi di profonda tristezza. Queste fasi possono sembrare un qualcosa di positivo ma in realtà non lo sono, poiché sono dei veri e propri eccessi che portano a dei comportamenti inadeguati a dir poco imbarazzanti con conseguenze negative nei rapporti con gli altri.

In generale, nella depressione il dolore psichico a lungo andare può PERDERE DI SENSO e diventare DOLORE E BASTA. Un dolore indefinito che inizia a coinvolgere tutti gli aspetti della vita. Ma uscire dalla depressione si può.

In questo tipo di problemi sono compromesse le sensazioni legate al tempo vissuto e dello spazio. Il tempo vissuto del depresso è caratterizzato da una DILATAZIONE DEL PRESENTE con PERDITA del RACCORDARSI al FUTURO. Il tempo vissuto nella depressione è alterato, perde il suo scorrere, si rallenta e questo fa soffrire.Nella normalità il presente non ha senso senza il futuro. Nella depressione ciò viene perso e l’esistenza stessa si priva di slancio vitale. Accanto a ciò verrà a DISSOLVERSI il sentimento della SPERANZA. Speranza significa progettare, quindi nella depressione la speranza si tramuta in DISPERAZIONE. In questo tipo di disagio l’energia vitale è totalmente assente.

Ci sono poi delle forme di depressione che non raggiungono questa forza ma in cui tutta la vita è vissuta con una “coloritura” depressiva, con uno spirito improntato alla RINUNCIA: questo tipo di sentimento malinconico è legato alle cosiddette “PERSONALITÀ DEPRESSIVE”, persone che purtroppo vivono gli avvenimenti sempre allo stesso modo, sempre con un approccio pessimista e negativo.

Insomma nella personalità depressiva “il bicchiere” è sempre “mezzo vuoto”. In questo tipo di problemi c’è sempre un atteggiamento molto critico verso di sé e verso gli altri. L’energia di vita, a differenza della depressione maggiore, è sufficiente ma la vita relazionale è caratterizzata da questo senso critico e di sfiducia verso tutto e tutti.

In queste situazioni (alla lunga decisamente dolorose) non c’è spirito combattivo; il vigore e la voglia di combattere e darsi da fare è perennemente sostituito da un mesto senso di amarezza. Le persone con questo tipo di funzionamento vivono le relazioni ATTRIBUENDOSI GLI INSUCCESSI. C’è una RINUNCIA RISPETTO ALLA VITA che dà un senso di amarezza. Abbiamo poi un altro problema dell’umore che presenta caratteristiche simili a quelle della depressione maggiore ma più attenuate e che presenta similitudini con le personalità depressive.

Questo però non significa che la sofferenza delle persone che provano questo disagio sia trascurabile, anche perché la durata di questa forma di depressione è molto più lunga (due anni almeno). Tale disturbo prende il nome di “DISTIMIA”. Essa presenta appunto caratteristiche depressive non acute, bensì CRONICHE che comportano difficoltà a relazionarsi nella vita di tutti i giorni. Spesso la distimia è difficile da distinguere dalla personalità depressiva.

Le persone che vivono questo disagio presentano sovente scarsa energia, poca voglia di vivere, scarsa fiducia in sé stessi, mancanza di decisioni, dubbi sulle scelte. Talvolta dietro alcuni problemi di timidezza e insicurezza si celano disagi e sofferenze di questo tipo.

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