La rabbia è un’emozione che può manifestarsi in diverse forme. Innanzitutto la rabbia può esprimersi in una modalità eterodiretta (contro gli altri) oppure autodiretta (contro se stessi).
Quando la rabbia non viene riconosciuta e messa in parole, ossia quando non si riesce a darci un significato rendendola più pensabile e quindi tollerabile, rischia di sfociare in psicopatologia.
La rabbia si concretizza in modi alquanto differenti nelle diverse psicopatologie.
Nella depressione la rabbia viene principalmente rivolta contro se stessi. Il paziente depresso, che ha problemi molto seri con la rabbia, rivolge i suoi vissuti rabbiosi e aggressivi contro se stesso in quanto non riconosce e non accetta a livello profondo di poter provare rabbia nei confronti dell’altro, perché questo viene considerato riprovevole e fonte di colpa e disapprovazione.
Rivolgendo la rabbia contro la propria persona, il paziente depresso si ritrova di conseguenza ad attaccare perennemente se stesso con relativi vissuti di tristezza, disperazione e colpa. Nelle forme più gravi di depressione, la rabbia e aggressività autodiretta diventa talmente debordante da sfociare nell’atto autolesionistico più devastante: il suicidio.
Nell’ansia invece la rabbia si tramuta in sintomi ansiosi quali per esempio preoccupazione e inquietudine.
Nel disturbo borderline di personalità la rabbia è un’emozione cardine che spesso organizza l’esperienza dei pazienti con questo problema. Il paziente borderline, non avendo raggiunto appieno la posizione depressiva del suo percorso di crescita psichica (ossia quella fase dove il bambino realizza e riconosce le conseguenze della sua aggressività e mette in atto delle condotte riparatorie sviluppando sentimenti di colpa), non sono in grado di avvertire lutto e tristezza per la perdita di qualcosa: semplicemente non lo accettano.
Non potendo riconoscere questi vissuti, il paziente borderline non può far altro che mettere in atto comportamenti crudeli e vendicativi. Le personalità borderline usano rabbia e aggressività come difesa per fronteggiare i loro vissuti depressivi che sono avvertiti come una qualcosa di intollerabile perché riconducibili al loro doloroso senso di vuoto, di noia e di inutilità dell’esistenza.
Nella schizofrenia invece la rabbia incontrollata e l’aggressività sono il frutto del profondo senso di frammentazione che caratterizza i pazienti con questa patologia. La rabbia schizofrenica può manifestarsi sotto forma di irritabilità, agitazione o condotte aggressive.
Nel disturbo narcisistico di personalità, invece, la rabbia può considerarsi uno strenuo tentativo di difendere la fragile immagine di sé: può manifestarsi come risposta abnorme alle potenziali minacce o umiliazioni provenienti dall’ambiente esterno.
Come si può notare, ogni disturbo psichico presenta le sue specifiche forme di manifestazione di rabbia e aggressività che richiedono interventi psicologici specifici e mirati.
Tali interventi devono tenere conto anche della soggettività di ogni individuo e del personalissimo modo di esprimere il proprio vissuto di rabbia nel mondo.